
DICESI RESTOMOD
L’arte del restauro moderno, spiegata in poche parole
Il restomod – dalle parole angolasassoni modern e restoration – può essere considerato una retrospettiva futurista in cui si applicano le tecnologie odierne, soprattutto nella scelta di componenti e materiali, su una “base” del passato. Nelle ultime decadi, il fenomeno ha caratterizzato in primis le revisioni dell’automobile americana in cui gli autori, hanno attualizzato in chiave contemporanea, pezzi storici quali Ford Mustang e Chevrolet Camaro. In tempi recenti, la mania restomod è letteralmente dilagata anche grazie a veri e propri capolavori di atelier come Singer ed Eagle. Con il suo inestimabile patrimonio motoristico, l’Italia ha accolto con entusiasmo il filone fornendo ai restauratori le magnifiche silhouette di Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Ferrari d’epoca. Ed anche se qui da noi “certi” classici possono sembrare intoccabili, dopo un giro di restomod molte gemme a quattro ruote, diventano ancora più iconiche e desiderabili. In altre parole, quelle di James May, i restomod ben eseguiti sono come una lettera d’amore al modello.

Cesare Cappa
Non sono sempre stato in mezzo ai motori, ma alla fine sono riuscito nel mio intento. Dopo la laurea triennale in ingegneria meccanica, sono finito per caso a parlare di automobili. Comincio ad Auto Tecnica, per poi alimentare il portafoglio di collaborazioni con Sole 24 Ore, Messaggero e Corriere della Sera. Per il mensile Auto mi occupo di prove, affiancando l’attività di giornalista a quella di tester, presso il centro prove di Balocco.