Tesla; Grand Tour extra-terreno con la nuova Model Y - Parte 1
Dall’incredibile storia del marmo di Carrara agli inferi della Divina Commedia, il nostro viaggio di 1000 chilometri sulla Model Y ha messo in luce le eccellenti tecnologie del Suv crossover californiano, e le spettacolari espressioni artistiche del Bel Paese
Misterioso, millenario e ricco e di suggestioni extra terrene, il nostro percorso di mille chilometri da Roma alle Alpi Apuane passando per la città natale del Rinascimento ed i luoghi del più grande poema ma scritto, omaggia l’ingegno umano ripercorrendo le diverse espressioni artistiche e tecnologiche da differenti epoche. La protagonista di questo speciale Grand Tour elettrico – dove l’elettricità è di per sé un elemento espressivo – è la nuova Model Y Long Range dual motor, equipaggiata con la batteria da 75kWh e 535km di autonomia massima ufficiale. In questo caso, la realtà non si è discostata molto dal valore consumi dichiarato dal costruttore ma ancor più importante, il capsulare Suv crossover di Elon Musk ha dimostrato che attraverso il supporto d’infrastrutture adeguate ed ausili digitale di facile interazione, la mobilità a zero emissioni può anche essere adatta ai lunghi viaggi.
Viaggiare in elettrico
Proprio come accade nel capolavoro di Dante Alighieri, il viaggio elettrico può presentare situazioni infernali o paradisiache. Grazie all’efficienza energetica, la collaudata messa a punto ed un network di supercharger dedicati in grado di erogare fino a 250kWh (che possono quindi aggiungere circa 200km di autonomia dieci minuti) i modelli Tesla sublimano l’esperienza di guida EV. L’irreale silenzio e la prodigiosa accelerazione sono ulteriori valori aggiunti ma nell’ottica lunghi spostamenti, il fattore spartiacque risiede nella velocità e facilità dei processi di ricarica che oltre ad essere uber fast non richiedono codici, validazioni o tessere.
Alpi Apuane e Model Y; visioni extra terrene
Il sole risplende sulle lavorazioni in marmo e granito del celebre Fontanone; la vista su Roma è uno spettacolo e la Model Y tirata a lucido ed appena ricaricata in un box domestico (dove si guadagnano 15km l’ora), consiglia una breve sosta di ricarica a Grosseto. La prima parte del percorso di circa 200km fino alla cittadina maremmana, scorre serena e soave consentendoci di prendere dimestichezza con l’eccellente ecosistema digitale Tesla. Le grafiche da videogames e le tante divertenti funzioni, allietano l’esperienza di bordo dove lo schermo centrale è il viatico per ogni tipo di selezione (intensità dei tergicristalli inclusi). I 20 minuti o poco più allacciati al supercharger riportano il range al 90% (eravamo partiti da Roma con il pieno) e terminato il rifornimento, l’intelligenza elettronica sottoscrive che arriveremo a Carrara con minimo il 30% di autonomia restante.
Dalla Tesla alla Defender
Disposte a destra del grande schermo centrale, le mappe Tesla non perdono un colpo e lo stesso vale per la comprensione dei comandi vocali. Ciò significa sapere esattamente quando si arriverà a destinazione che nel nostro caso, raggiungiamo sotto ad un diluvio biblico. Il sole capitolino ammirato in partenza sembra adesso appartenere ad un altro mondo perchè guidando verso Colonnata, le aguzze vette tinteggiate di bianco dal marmo esposto, le fitte nuvole basse e la drammaturgia di un paesaggio montano costellato da reperti industriali in disuso, trasporta l’immaginario ad un pianeta dei romanzi di Philip K. Dick. Qui, immersa in scenari di grande potenza narrativa, la futuribile silhouette della Model Y offre una singolare continuità estetica con l’ambiente circostante. Per raggiungere le grandi cave in altura, dobbiamo tuttavia proseguire con un mezzo off-road duro e puro come la sempre mitica Land Rover Defender.
Marmo di carrara; una grande storia italiana
Utilizzato dai romani sin dal 170 a.C, il marmo di Carrara è il più famoso e pregiato al mondo. Particolarmente amato dagli scultori – tra cui Michelangelo che si recava personalmente nelle cave per scegliere la tipologia di marmo più adatta alle sue opere – la storia del materiale e della sua estrazione, va obbligatoriamente scoperta con una guida specializzata come Cave di Marmo Tours. Saliti a bordo del loro eroico Defender, percorriamo una ripida mulattiera di pietre e precipizi fino al cuore Cava Querciola. Al centro dell’ampio piazzale a più di mille metri di quota, la montagna tagliata rivela oniriche venature che si contrappongono al lago artificiale color cobalto ed agli splendenti parallelepipedi di marmi grigi, argentei e cangianti. Tutti il marmo locale è reso unico dalla doppia cristallizzazione ed è possibile scegliere tra 60 diverse sfumature di bianco.
Alla corte di Devoto
La visita alle Alpi Apuane è anche un ottimo pretesto per soggiornare alla Locanda de Banchieri appartenente al circuito Les Collectionneurs. Immersa nella campagna con panorami di mare e colline – e contraddistinta da atmosferiche suggestioni da altri tempi – l’intima dimora con orto biologico, animali da cortile e numerose pratiche eco-compatibili si trova al confine tra Toscana e Liguria ed è gestita con competenza e passione da Giacomo Devoto; abile chef che attraverso piatti di matrice contemporanea ed una mano competente e felice, presenta agli ospiti una compiuta ed appetitosa introduzione alla gustosa cucina della Lunigiana.
Matteo Morichini
Cresciuto tra arte e viaggi Matteo scrive di motori, turismo e culture gastronomiche. Giornalista dal 2004 con laurea e master in relazioni internazionali presso la LSE di Londra visita i 7 continenti e coglie ogni occasione per approfondire la sua passione verso cucina ospitalità e tradizioni del territorio Italiano.