Museo Nicolis, storie di tecnica e di passione
Situato a Villafranca di Verona, il museo racconta il ruolo sociale dell’automobile attraverso 200 vetture d’epoca ed altri mezzi storici
Molti ricorderanno il film “Una notte al museo”. Pellicola in cui i protagonisti della storia prendono vita quando cala la notte. Seppur con modalità diverse, anche la retrospettiva automobilistica (e non solo) con sede permanente a Villafranca di Verona, può far sognare ad occhi aperti grazie alla magnifica collezione di Luciano Nicolis composta da 200 auto d’epoca, 120 biciclette, 105 moto, 500 macchine fotografiche, 120 strumenti musicali e 100 macchine da scrivere.
Più di una semplice visita
La visita al Museo Nicolis è un viaggio alla scoperta della tecnica, dello stile e dell’ingegno umano. Un viaggio in cui una grande sezione è dedicata ai mezzi di trasporto, simbolo di libertà oltre che di capacità d’invenzione. Le automobili la fanno da padrone ma non ci sono solo le quattro ruote tra le protagoniste. Molto spazio è infatti dedicato a 500 macchine fotografiche e tra i temi più interessanti, oltre a quello dei piccoli velivoli, spicca la rara collezione da 100 volanti di Formula 1. Oggetti la cui valenza tecnica e tecnologica diventa il punto di osservazione principale ma anche emanazioni della grande passione del fondatore.
Oltre il museo
Un lavoro di ricerca certosino dal respiro globale, quello che si cela dietro l’indagine di auto, moto, bici, volanti e tutto ciò che ruota intorno al Museo Nicolis. Che oggi, al di là dell’attività espositiva, si fa promotore di iniziative per l’accessibilità e l’inclusione, oltre che ad un serie di progetti dedicati al mondo dell’istruzione.
Nel segno dell'unicità
Per gli appassionati, il Museo Nicolis è un luogo assolutamente da non mancare, che vanta come bonus artistico la vicinanza con la preziosa città scaligera ed un’indole romantica-istruttiva. Tra i reperti imperdibili, segnaliamo la “Motrice Pia” equipaggiata dal primo motore a benzina brevettato dal veronese Enrico Bernardi, nel 1882. L’unicità è certamente uno dei tratti distintivi del museo con numerose rappresentazioni di tecnica e stile come da Lancia Astura 1000 Miglia. L’esemplare fu costruito appositamente per Luigi Villoresi; celebre pilota degli anni ’30.
Francesco Barontini
Allevato a pane e motori, per via di un babbo ingegnere, scopre presto l’amore per le quattro ruote trasformando la passione in professione. Giornalista dal 2003, ama viaggiare, con una predilezione per le vacanze on the road. A spasso per l’Italia o verso mete esotiche.