Maserati Grecale GT: 5 motivi per viaggiare con il Suv italiano

Grazie a design, performance e completezza dell’esperienza, lo sport utility Maserati si erge a validissima alternativa ai Suv tedeschi.

Personalità, stile e tecnologie di certo non le mancano e nonostante il baricentro Suv sia inevitabilmente più alto rispetto a quello di una berlina sportiva, la Maserati Grecale GT sfoggia una guidabilità ben superiore alla media del segmento a cui appartiene. Dalla messa a punto dinamica ai volumi di carico passando per il pregio delle finiture e la taratura dei comandi, lo sport utility modenese ha innumerevoli frecce nel proprio arco che specie dalla prospettiva dei lunghi viaggi e del gran turismo, tendono a colpire il centro del bersaglio.

Storico cuore sportivo

Spinta dal motore 2.0 “ibrido leggero” con 300 cavalli e 450 nm di coppia, la Grecale GT ha sonorità, maneggevolezza e scatto; la pratica 0-100 orari è storia in 5,4 secondi e con le mappature più dedite alle performance, l’otto rapporti automatico/sequenziale gestisce con prontezza l’erogazione del 4 cilindri turbo mild hybird mentre s’un rettilineo abbastanza lungo, la velocità massima può raggiungere i 240km/h. Se sul misto ci si diverte spesso e volentieri, a ritmi autostradali la sensazione predominante è di protezione e/o rimozione dagli agenti esterni. Nel contempo, sia per accelerazione che equilibrio dinamico opportunamente collaudato dal reparto sviluppo Maserati, la Grecale GT è un’egregia ambasciatrice di una Dna sportivo e ricco di presenza che da sempre viene associato al marchio emiliano con simbolo del Tridente.

Classica e contemporanea

Maserati è uno dei marchi automobilistici dai trascorsi storici più altolocati e significativi e nell’evocare il passato, le scelte dell’iconico brand italiano non sono tanto nostalgiche, quanto scandite da ricordi e suggestioni abilmente reinterpretati. Elemento tangibile di questa filosofia è per esempio l’orologio circolare al centro della plancia. L’estetica del quadrante è chiaramente retrò ma essendo digitale, le trame stilistiche possono essere cambiate ponendo     quindi l’enfasi su sportività e/o modernità; sono piccole attenzioni che però – almeno a livello percettivo – esercitano una grande differenza sulle memorie di viaggio e sulla qualità di una permanenza tanto classica, quanto contemporanea.

Guida sportiva e off-road

Per natura stessa dell’attività, il viaggio non è mai una scienza esatta e durante il percorso, capita d’imbattersi in terreni impervi, condizioni atmosferiche avverse, traffico o scarsa visibilità. Almeno dalla nostra esperienza, la Grecale GT sembra avere risposte a tutte le variabili sia lato confort, che grazie alle differenti altezze da terra (da aero ad off-road) selezionabili dal manettino sul volante che fa tanto motorsport. Ciò detto, il Suv italiano è anche progettato per essere quanto più efficiente possibile sull’asfalto e ben molleggiato nel fuoristrada. Sempre nei contesti avventurosi, la vettura permette di monitorare gli angoli ciechi e di superare gli ostacoli nascosti, avvalendosi di telecamere, sensori ed altri gadget. La trazione integrale risponde presente ad ogni input ed i comandi risultano ben tarati sia nelle fasi di guida sportiva che nelle andature più rilassate.

L’arte dell’abitabilità

Davvero rimarchevole per abitabilità complessiva e spaziosità in tutte le direzioni (anche quando ci si accomoda nei sedili posteriori) la Grecale GT ha una lunghezza di 4,85mt e capacità di carico dai 535 litri in su. Il bagagliaio ben rifinito e di forma regolare, è facilmente estendibile abbassando i sedili posteriori e negli interni, angoli nascosti compresi, si apprezzano interventi di ottima manifattura, solidi assemblaggi, utili vani porta oggetti, materiali di alta qualità e dall’evidente identità italica. Nell’insieme, l’abitacolo della Grecale esprime ricercatezza e praticità, alternando strumenti convenzionali e soluzioni più hi-tech.

Intrattenimento, musica, navigazione

L’evidente cura del dettaglio è la prima cosa che si nota quando si sale a bordo; azione permette di meglio apprezzare all’alternarsi tra diverse superfici ed elementi pratico-ludici come il tetto apribile ad acuire la sensazione di luce, spazio e benessere. La lussuosa cabina del Suv modenese presenta inoltre porta tasche delle portiere foderate, sedili ventilati e regolabili, ed un sistema d’infotainment che alle nitide grafiche nitide aggiunge un’operatività lineare, logica, intuitiva. L’interazione con lo schermo avviene attraverso l’insieme di tasti fisici, a sfioro ed analogici. Eccellente l’alta fedeltà. Ottima la visibilità. 

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Matteo Morichini

Cresciuto tra arte e viaggi Matteo scrive di motori, turismo e culture gastronomiche. Giornalista dal 2004 con laurea e master in relazioni internazionali presso la LSE di Londra visita i 7 continenti e coglie ogni occasione per approfondire la sua passione verso cucina ospitalità e tradizioni del territorio Italiano.

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