L'altezza si fa strada
Ecco alcuni dei percorsi più alti che il territorio italiano mette a disposizione dei suoi avventori. Una serie di suggerimenti per chi ama le curve, ma soprattutto l’altitudine
“Non si sale mai così in alto se non quando non si sa dove si va”. Honoré de Balzac da “Massime e pensieri di Napoleone,” 1838. Ed è proprio da queste parole che vorremmo cominciare a raccontarvi delle strade più alte d’Italia. Le cinque più iconiche, alcuni facili da conquistare, altre adatte ad un pubblico più temerario (e forse dotato di mezzi adeguati). Perché a The Drivers Club “guidare” è pur sempre uno dei focus principali. E se si sale è palese che siano curve ad attenderci, parte fondamentale e necessaria per rendere la guida divertente e brillante. Così, se avrete modo di continuare la lettura, ecco qualche suggerimento per affrontare la prossima primavera da veri drivers (ma pure questo inverno, a patto che siano transitabili).
Colle del Sommeiller
Il Colle del Sommeiller situato sulle Alpi Cozie si trova ad una altitudine di 2.993 metri sul livello del mare. È certamente la strada più impegnativa di quelle che vi raccontiamo e anche uno di quei tratti che di fatto non vi portano da nessuna parte, se non arricchire la vostra esperienza di guida. La strada è infatti sterrata, quindi una sportiva non è indicata per questo genere di avventura. Si trova tra l’Italia e la Francia. È un valico alpino che unisce la città di Bardonecchia (sita in provincia di Torino) a quella di Bramans (Francia). Non ci sono però strade pubbliche lungo il versante francese, ed è percorribile solo da maggio a novembre. Sempre che la neve non cambi i piani.
Passo dello Stelvio
Non merita alcuna presentazione, diventato nel tempo La Mecca di motociclisti e non solo, il Passo dello Stelvio offre tra le più belle sequenze di curve disponibili sul territorio nazionale. Qui la vetta si tocca a quota 2758 metri. E avete pure una discreta scelta quando si tratta di partenza e arrivo. Perché non sono solo Lombardia e Trentino Alto Adige ad essere connesse, dato che il Passo dello Stelvio è collegato pure con il versante svizzero. Spesso trafficato, è però una di quelle tappe che vanno depennate dalla propria lista dei desideri (non solo vostri, ma pure della vostra auto). Dopotutto sono a disposizione ben 88 tornanti.
Passo Gavia
Se volete essere più originali, non seguire le masse, ma siete comunque affascinati dall’offerta alpina messa a disposizione della Lombardia, c’è un passo che collega due delle più note località sciistiche della regione. E quel passo si chiama Gavia. I 2.652 metri sono la certificazione che l’altezza raggiungibile sia considerevole, mentre le curve da inanellare lasciano senza fiato i fortunati avventori.
Colle dell'Agnello
Per tutti coloro i quali siano alla ricerca dell’altezza, non c’è nulla di meglio che una regione come il Piemonte per assecondare il loro desiderio di altitudine. La meraviglia delle Alpi consente quote di assoluto livello, soprattutto perché vi stiamo raccontando di strade assolutamente transitabili. Certo il Colle del Sommeiller necessita di un fuoristrada (o almeno di un SUV con una certa altezza da terra) ma per il Colle dell’Agnello, sulle Alpi Cozie, l’aggettivo sportiva è il più indicato per dare valore ad un tratto di strada reso celebre anche da uno sport come il ciclismo. Lungo le curve che portano sino alla cima a quota 2.744 metri, si sono succedute nel tempo battaglie epiche. Oggi, per chi deve invece guidare, l’importante è divertirsi. Il valico si trova a cavallo tra il confine Italia e Francia, tra il Piemonte e la regione di Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Campo Imperatore
Certo non raggiunge l’altezza delle strade che vi abbiamo appena citato, se il criterio fosse solo la quota sul livello del mare. Ma se volete immergervi in qualcosa di alternativo, senza nulla togliere alla bellezza delle Alpi, la cui offerta di percorsi è decisamente vasta (i nostri sono piccoli rimandi) Campo Imperatore potrebbe essere una valida alternativa per chi si trova nel centro del Bel Paese. Il tratto verso l’Aquila è più scorrevole e veloce, ma a prescindere da dove abbiate intenzione di salire, il paesaggio che si staglia arrivati a destinazione “va bene” un giro in auto.
Non ci resta che augurarvi buon divertimento!
Cesare Cappa
Non sono sempre stato in mezzo ai motori, ma alla fine sono riuscito nel mio intento. Dopo la laurea triennale in ingegneria meccanica, sono finito per caso a parlare di automobili. Comincio ad Auto Tecnica, per poi alimentare il portafoglio di collaborazioni con Sole 24 Ore, Messaggero e Corriere della Sera. Per il mensile Auto mi occupo di prove, affiancando l’attività di giornalista a quella di tester, presso il centro prove di Balocco.