La Costiera Amalfitana con l’ultima Bentley Continental GT Speed della stirpe W12

Un viaggio nelle soste cult della celebre Statale Amalfitana, al volante della Bentley Continental GT Speed spinta dall’iconico propulsore 6 litri da 659 cavalli

Le assonanze economiche e percettive tra le automobili di gran lusso tipo la Bentley Continental GT e le destinazioni ad alta vocazione turistica come la Costiera Amalfitana, sono sempre più evidenti e riguardano principalmente una domanda che tende a superare l’offerta. Ciò permette a strutture recettive di charme ed ai costruttori di vetture di pregio, d’impreziosire il proprio status con una mirabile offerta che dall’esperienza al volante alla migliore ospitalità, attualizza il fascino del Grand Tour.

La sublime Continental GT Speed

In questo senso, si può dire che abitacolo, silhouette ed il prorompente motore W12 prossimo al canto del cigno della Bentley Continental GT, rappresentino l’apoteosi del gran turismo. Incentrato s’un lusso contemporaneo ed intriso di referenze al passato, l’allestimento Speed della coupè inglese utilizzata per questo percorso da Roma al Faro di Capo d’Orso via Conca dei Marini, presenta nei suoi elaborati interni suggestioni piano black contrapposte a fibra di carbonio, sellerie pregiate, lavorazioni da gioielleria ed una doppia scelta (digitale ed analogica) per quasi ogni comando. Ciò include anche lo schermo a scomparsa che riposto al centro della plancia, rotea su sé stesso per rivelare al suo posto i tre quadranti smerigliati.   

Il canto del cigno del 6.0L W12

La parola Speed presente sui fianchi della Continental evoca invece i momenti più gloriosi della casa britannica che alla fine degli anni’20, utilizzava l’appellativo Speed Six per i modelli che trionfarono alla 24 ore di Le Mans. Il nome è ovviamente coerente con le performance in quanto l’elegante vettura può raggiungere i 335 km/h dopo avere accelerato da 0 a 100 orari in 3,6 secondi. Il pièce de resistance del modello trova infatti il suo centro di gravità nel 6.0 W12 biturbo con 659 cavalli e 900nm di coppia. Possente oppure appena percepibile a seconda della pressione sul pedale sinistro, il motore acuisce il già elevato senso di occasione speciale trasmesso dalle Bentley.

Un sogno chiamato San Pietro di Positano

I bassi ritmi di guida tipici della SS163 facilitano l’interazione con le rarefatte atmosfere e le tante funzioni dell’abitacolo. Procedendo ad un filo di gas sempre cullati dal perpetuo effetto “nuvola” Bentley, la Statale Amalfitana raggiunta via Sorrento inizia la sua opera di seduzione con le scogliere a picco sul Tirreno, l’isola de Li Galli all’orizzonte e le colorate architetture di ville, palazzi e cupole. L’ingresso dello storico Hotel San Pietro trova dunque ideale annunciazione dal profilo dell’omonima chiesa ricoperta d’edere, ed abbarbicata sulla medesimo sperone roccioso in cui sorge l’hotel regalando agli ospiti vedute di Praiano, Positano e di tutta la Costiera fino a Punta Campanella e Capri.

Cortesie per gli ospiti

Appartenente alla famiglia Cinque ed impeccabilmente gestito dal Direttore Andrea Zana, l’Hotel San Pietro è un one stop destination. A partire da una delle terrazze panoramiche più belle del mondo e dagli interni abbelliti da porcellane, piastrelle, mobili d’epoca, smalti e cassapanche antiche, la proprietà è un’oasi di spazio, fiori e quiete con infinite cortesie per coloro che vi soggiornano. Tutte le camere osservano mare e villaggi e la colazione panoramica (oltre che preparata con gli stessi ingredienti del fine dining) contribuisce all’incanto del risveglio. Le divagazioni spaziano dal campo da tennis al beach-club privato raggiungibile in ascensore oppure attraverso un sentiero simile alla via Krupp. Le amenità si estendono al piccolo yacht per le escursioni nautiche, allo shuttle (barca o macchina) per raggiungere comodamente Positano, all’intima area piscina ed al ristorante pieds dans l’eau Carlino, dedicato al visionario fondatore dell’hotel. La dimora appartenente alla collezione dei Relais & Chateaux, è presenta anche in Guida Michelin attraverso il ristorante stellato Zass che come il resto dell’hotel, si approvvigiona con le colture biologiche interne alla proprietà.

Curve stellate

Tra statale e strade limitrofe, le curve della SS163 lambiscono 11 insegne stellate. L’ideale rotta gastronomica locale può avere inizio con le romantiche scenografie del ristorante La Serra (parte di Les Collectionneurs) per concludersi allo stellato Il Faro di Capo d’Orso – Andrea Aprea. Ubicato dopo Maiori e contraddistinto da ampie vetrate da cui lo sguardo può contemplare un lungo tratto della costiera fino a scorgere i faraglioni di Capri, l’indirizzo è reso imperdibile dalla gustosa, avvolgente e sofisticata cucina di Andrea Aprea (una stella Michelin nell’omonimo ristorante di Milano). Secondo la guida rossa, i menù degustazione abilmente eseguiti da Salvatore Pacifico, “propongono piatti tecnici, complessi, sperimentali se non avanguardistici, partendo spesso da risorse locali, regionali e locali”. 

Il discreto fascino di Borgo Santandrea

Alla rassegna di prelibatezze locali, partecipa anche il ristorante Alici (chef Crescenzo Scotti) all’interno del Borgo Santandrea. Situato al cospetto di una primordiale rupe ed a metà strada tra Conca dei Marini ed Amalfi, l’unico resort della Costiera comprensivo di spiaggia privata, si è rivelato una delle aperture alberghiere più eclatanti del panorama turistico italiano. Vista dal mare, il colpo d’occhio sulla struttura edificata parallela al costone roccioso di 90 metri è affascinante quanto lo stile degli interni mid-century in cui il rigoroso seppur morbido design modernista, è miscelato ad elementi artistici e decorativi che raccontano la storia del territorio.

Mediterraneo mid-century

L’innata raffinatezza degli ambienti e delle tenui tonalità pastello a donare maggior risalto ai legni levigati di sedute, tavoli e boiserie, proseguono nelle terrazze disposte su vari livelli e quindi nel beach-club raggiungibile in ascensore. Raggiunta la spiaggia, si scopre un’acqua particolarmente pulita mentre le note soffuse delle “canzone italiana” e le tradizionali ricette (pizze incluse) partenopee, allietano il soave scorrere delle giornate. Con il suo feeling da villa a picco sul Mediterraneo adornata da giardini pensili ad incorniciare memorabili scorci (tra cui il promontorio dove Sophia Loren acquistò una villa accanto alla torre saracena), il Borgo Santandrea promuove l’arte del bon vivre in ogni momento del soggiorno, e la colazione è uno dei più topici. Il format prevede che il buffet con lievitati appena sfornati ed una paletta di delicatessen dolci e salate, sia letteralmente dentro la cucina. Molti altri piatti sono cucinati al momento secondo delle richieste individuali mentre dall’alba a ben oltre il tramonto, gli ospiti possono contare sulle attenzioni del Direttore Maurizio Orlacchio.

Il senso della Continental GT in Costiera

La verità è che a latere della sua folgorante bellezza, la Statale Amalfitana è spesso trafficata, angusta, scomoda e tortuosa tanto che solo i mezzi a due ruote, possono effettuare sorpassi e divincolarsi con agio tra le carreggiate. Considerando poi che la velocità media è di 25km/h, non cambia molto se la macchina ha 1000 oppure 100 cavalli perché ciò che fa veramente la differenza, sono confort e spaziosità di bordo. Da gran turismo d’autore, la Bentley Continental presidia entrambe le voci con inappuntabili livelli di eccellenza tattile, visiva e materica. L’abitacolo è un magnifico luogo in cui osservare lo scorrere del paesaggio; le sedute pluri-regolabili assicurano massaggi, ventilazione, supporto lombare e nel tratto più scorrevole della SS163 tra Maiori e Vietri sul Mare, il riverbero del 6.0 W12 aggiunge un’intensa drammaturgia acustica e prestazionale all’epica del viaggio.

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Matteo Morichini

Cresciuto tra arte e viaggi Matteo scrive di motori, turismo e culture gastronomiche. Giornalista dal 2004 con laurea e master in relazioni internazionali presso la LSE di Londra visita i 7 continenti e coglie ogni occasione per approfondire la sua passione verso cucina ospitalità e tradizioni del territorio Italiano.

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